24 Aprile 2024

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Sculture con legni restituiti dal mare - Comiso (RG). Per molti anni ho lavorato come architetto occupandomi di progettazione e di Interior Design. Contemporaneamente ho gestito uno Showroom di arredamenti dove erano esposte le produzioni delle aziende leader italiane. Dal 2015 inizio un nuovo cammino artistico proiettandomi nel mondo delle sculture. Realizzo composizioni scultoree con l’utilizzo dei legni che il mare restituisce alla terra, cercando di ridare vita, valore, significato ed anima a questi pezzi inerti.


Passeggiare per le spiagge è sempre stato per me un’esperienza gratificante. I colori della sabbia, il movimento delle onde, lo scroscio dell’acqua che arriva sulla battigia rilassano, promuovono riflessioni intime e, nel contempo, ti fanno imbattere in tanti oggetti: legnetti, radici, conchiglie, rami di alberi, pezzi di barche e di utensili vari, brandelli di reti che solleticano la mia curiosità ed immaginazione. E’ come osservare le nuvole e vederci qualcosa: un fiore, un viso, un paesaggio. E così ho iniziato a raccoglierli e a portarli nel mio atelier. Ogni pezzo racconta una propria storia, fatta di naufragi, di lunghi viaggi, di luoghi remoti, di usi diversi.
















Forme artistiche uniche con legno ritrovato in spiaggia. Per la realizzazione di ogni scultura sono necessarie tante ore di lavoro da trascorrere nel mio atelier, munito di tutte le attrezzature e di un’ampia gamma di utensili per intagliare il legno e per la manipolazione del materiale ritrovato in spiaggia. Utilizzo infatti seghetti, scalpelli, cutter, trapani, dreemel, sgorbie, colle, frese, morsetti, lime, raspe, martelli, fil di ferro, chiodi. Il miracolo della creazione di forme artistiche uniche nel loro genere è sempre un’esperienza emozionante per l’artista, che vede riflettere in queste opere la sua anima, la sua sensibilità, i suoi interrogativi, le sue speranze. I legnetti diventati antropomorfi sono ora pronti per narrare vicende passate e contemporanee e per intraprendere il nuovo viaggio della poesia e dell’arte.


Legnetti trasformati in sculture. Mi piace paragonare ogni legno restituito dal mare come tanti piccoli ed inconsapevoli Ulisse, approdati sulle nostre coste, stanchi, dopo essere stati trasportati, sbattuti, levigati, erosi e cullati dalle onde chissà da quanto tempo. Sono legni duri e dolci, piccoli e grandi, chiari e scuri, adagiati ora in questa loro Itaca. Osservandoli, toccandoli, quasi interrogandoli da dove fossero partiti, ho voluto compiere un’operazione impossibile che solo la magia dell’arte riesce a fare. Ebbene sì, li ho risuscitati, rivitalizzati, dando loro un’anima e persino la parola, e li ho trasformati in ambasciatori e testimoni del tempo. Di quello presente e di quello passato, perché loro di storie ne hanno veramente tante da raccontare.

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