19 Maggio 2024

Mostra Personale - "Testimoni del Tempo" - 3/11 Ottobre 2020 - Sala Pietro Palazzo Comiso (RG)

… Vi racconto un po’ come è cominciata questa avventura.

Passeggiare per le spiagge è sempre stato per me un momento gratificante. I colori della sabbia, il movimento delle onde, lo scroscio dell’acqua che arriva sulla battigia rilassano, promuovono riflessioni intime e nel contempo, ti fanno imbattere in tanti legnetti, radici, conchiglie, brandelli di reti che solleticano la tua curiosità. E’ come osservare le nuvole e vederci qualcosa : un fiore, un viso, un paesaggio. Così è stato per questi oggetti. Li raccoglievo e li portavo nel mio atelier.
Osservandoli, toccandoli quasi interrogandoli da dove fossero partiti ho voluto compiere un’operazione impossibile che solo la magia dell’arte sa fare. Li ho resuscitati, rivitalizzati, dando loro un’anima e persino la parola nel loro nuovo ruolo di “Testimoni del tempo”. Di quello presente e di quello passato, perché loro di storie ne hanno veramente tanto da raccontare.
Parlano di Campi spinati, di Torri crocifisse, di Bambini mai cresciuti (Aylan), ma anche di Viaggi di conoscenza (Ulisse), di Barconi della speranza, di approdi di fratellanza e unione.
E allora ascoltiamo con orecchio attento questi loro racconti che suscitano emozioni, meraviglia, speranza, riflessioni. Io ho la possibilità di ascoltarli da vicino, da una posizione privilegiata perché sono accanto a loro, a condividere il “nostos”, il viaggio intrapreso. Unico tra tutti i figuranti ci sono anche io, col mio baffo e il mio pizzetto. E nel loro silenzio così loquace mi hanno parlato tanto, arricchendo il mio essere e la mia vita.
I miei legnetti tornano a vivere, così come da una strofa della poesia “Non badate a me” di Pablo Neruda


“il dolce legno scomparso

che fu morso dalle onde

e sdegnato dalla morte.”


E per concludere, prendendo in prestito l’ aforisma del poeta Tagore che recita:


“Le nuvole giungono fluttuando nella mia vita

non più per portare pioggia

o per annunciare la tempesta,

ma per aggiungere colore

al mio cielo al tramonto.”.

Vi assicuro che queste mie creazioni, pur nel loro essere monocromatiche, aggiungono colore al mio cielo al tramonto.


Franco Baglieri

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